Nurofen Junior Bambini 125 mg Ibuprofene 10 Supposte
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Nurofen Junior Bambini 125 mg Ibuprofene 10 Supposte

Nurofen Junior si usa nel trattamento sintomatico del dolore lieve e moderato e nei sintomi febbrili dei bambini dai 2 anni a 6 anni.

10,90 € Tasse incluse

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In caso di esaurimento scorte, l'ordine potrebbe subire variazioni

Descrizione
DENOMINAZIONE
NUROFENJUNIOR 125 MG SUPPOSTE BAMBINI


PRINCIPIO ATTIVO
Ogni supposta contiene: ibuprofene 125 mg Per l&rsquoelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI
Gliceridi semisintetici solidi


INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Trattamento sintomatico del dolore lieve e moderato. Trattamento sintomatico della febbre. Le supposte di Nurofenjunior sono indicate quando la somministrazione orale &egrave sconsigliata, es. in caso di vomito.


CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilit&agrave all&rsquoibuprofene, ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti che hanno mostrato in precedenza reazioni di ipersensibilit&agrave (ad esempio broncospasmo, angioedema, asma, rinite o orticaria) associate ad acido acetilsalicilico, ibuprofene o altri medicinali antinfiammatori non steroidei. Storia di emorragia o perforazione gastrointestinali associate a precedenti trattamenti con FANS. In presenza o in caso di storia di ulcera peptica ricorrente/emorragia (due o pi&ugrave episodi accertati di ulcerazione o sanguinamento). Grave insufficienza renale, grave insufficienza epatica o grave insufficienza cardiaca. Pazienti con storia di sanguinamento cerebrovascolare o altro sanguinamento attivo. Pazienti con disturbi non chiariti della formazione del sangue. Pazienti con grave disidratazione (causata da vomito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi). Nell&rsquoultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6). Bambini di peso inferiore a 12.5 Kg (sotto i2 anni di et&agrave).


POSOLOGIA
Uso rettale Solo per un breve periodo di trattamento. La dose massima giornaliera di ibuprofene &egrave pari a 20&ndash30 mg/kg di peso corporeo, suddivisa in 3 o 4 somministrazioni. Ci&ograve significa: bambini di peso corporeo tra 12.5 e 17 kg (tra i 2 e i 4 anni): 1 supposta all&rsquoinizio del trattamento, da ripetere, se necessario, dopo almeno 6&ndash8 ore. Non devono essere somministrate pi&ugrave di 3 supposte nell&rsquoarco delle 24 ore. Bambini di peso corporeo tra 17 e 20.5 kg (tra i 4 e i 6 anni): 1 supposta all&rsquoinizio del trattamento, da ripetere se necessario, dopo almeno 6 ore. Non devono essere somministrate pi&ugrave di 4 supposte nell&rsquoarco delle 24 ore. Le supposte da 125 mg di Nurofenjunior non sono adatte per bambini che pesano meno di 12.5 kg (2 anni di et&agrave), in quanto sono necessarie supposte di dosaggio pi&ugrave basso (vedere anche paragrafo 4.3). La somministrazione nei pazienti con insufficienza renale o epatica deve avvenire dopo aver consultato il medico. Nel caso in cui questo medicinale sia richiesto per pi&ugrave di 3 giorni nei bambini, o nel caso di peggioramento dei sintomi deve essere consultato il medico. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l&rsquouso della dose minima efficace per la durata di trattamento pi&ugrave breve possibile necessaria per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4).


CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25&degC


AVVERTENZE
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l&rsquouso della dose minima efficace per la durata di trattamento pi&ugrave breve possibile necessaria per controllare i sintomi (vedere effetti gastrointestinali e cardiovascolari di seguito). Anziani: I pazienti anziani hanno un aumento della frequenza delle reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali. Gli anziani hanno un aumentato rischio di conseguenze da reazioni avverse. E&rsquo richiesta cautela in pazienti con: &bull Lupus eritematoso sistemico o malattia mista del tessuto connettivo, a causa dell&rsquoaumentato rischio di meningite asettica (vedere paragrafo 4.8). &bull Disturbi congeniti del metabolismo della porfirina (ad esempio, porfiria acuta intermittente). &bull Disturbi gastrointestinali e malattie intestinali infiammatorie croniche (colite ulcerosa, morbo di Crohn) (vedere paragrafo 4.8). &bull Storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca poich&eacute in associazione a terapie con FANS sono state riportate ritenzione di liquidi ed edema &bull Danno renale, in quanto la funzionalit&agrave renale pu&ograve peggiorare (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). &bull Disfunzione epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.8) &bull Immediatamente dopo un intervento di chirurgia maggiore &bull Febbre da fieno, polipi nasali o patologie respiratorie ostruttive croniche, in quanto esiste per questi pazienti un aumentato rischio di insorgenza di reazioni allergiche. Queste si possono manifestare sotto forma attacchi di asma (cosiddetto asma analgesico"), edema di Quincke o orticaria &bull In pazienti che hanno gi&agrave manifestato reazioni allergiche ad altre sostanze, in quanto sono a rischio pi&ugrave elevato di sviluppare reazioni di ipersensibilit&agrave in seguito alla somministrazione di Nurofenjunior Altri FANS: l&rsquouso di Nurofenjunior nei bambini deve essere evitato in concomitanza alla somministrazione di altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi&ndash2. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l&rsquouso della dose minima efficace per la durata di trattamento pi&ugrave breve possibile necessaria per controllare i sintomi. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: E&rsquo richiesta cautela (consiglio di un medico o di un farmacista) prima di somministrare Nurofenjunior a pazienti con storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca, poich&eacute ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema sono stati riportati a seguito di terapie con FANS.Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l&rsquouso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) e per trattamenti di lunga durata, pu&ograve essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus). In generale, gli studi epidemiologici non indicano che basse dosi di ibuprofene (es. &le 1200 mg/die) siano associate ad un aumento del rischio di infarto del miocardio. Effetti gastrointestinali (GI): durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, disordini del retto e dell&rsquoano, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione, che possono essere fatali. Il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione &egrave pi&ugrave alto con dosi aumentate di FANS, in pazienti con storia di ulcera, in particolare se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3) e negli anziani. Questi pazienti dovrebbero iniziare il trattamento con il dosaggio pi&ugrave basso. Per questi pazienti ed anche per pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali deve essere preso in considerazione l&rsquouso concomitante di agenti gastroprotettori (es. misoprostolo o inibitori di pompa protonica) (vedere sotto e paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicit&agrave gastrointestinale, in particolare se anziani, devono riferire qualsiasi sintomo addominale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l&rsquoacido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Nurofenjunior il trattamento deve essere interrotto. I FANS devono essere somministrati con cautela ai pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poich&eacute tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Respiratorio: il broncospasmo pu&ograve peggiorare in pazienti affetti da o con storia di asma bronchiale, rinite cronica, sinusite, poliposi nasale o malattia allergica. Altre considerazioni: Gravi reazioni acute di ipersensibilit&agrave (per esempio shock anafilattico) vengono osservate molto raramente. Ai primi segni di reazione di ipersensibilit&agrave dopo la somministrazione/assunzione di Nurofenjunior la terapia deve essere interrotta. Misure mediche di soccorso, in linea con i sintomi, devono essere intraprese da personale specializzato. L&rsquoibuprofene, il principio attivo di Nurofenjunior pu&ograve inibire temporaneamente la funzionalit&agrave delle piastrine (aggregazione trombocitica). Pertanto si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti con disturbi della coagulazione. In caso di somministrazione prolungata di Nurofenjunior &egrave richiesto un controllo regolare dei valori epatici, della funzionalit&agrave renale cos&igrave come della conta ematica. L&rsquouso prolungato di qualsiasi tipo di analgesico per il mal di testa pu&ograve peggiorarne i sintomi. Se si verifica o si sospetta questa situazione deve essere consultato il medico e il trattamento deve essere sospeso. La diagnosi di cefalea da abuso di medicinali (medication overuse headache &ndashMOH) deve essere sospettata in pazienti che manifestano mal di testa frequenti o giornalieri nonostante o a causa dell&rsquouso regolare di medicinali per il mal di testa. Gli effetti indesiderati correlati al principio attivo, in particolare quelli relativi al tratto gastrointestinale o al sistema nervoso centrale, posso essere aumentati assumendo i FANS in associazione ad alcool. I FANS possono mascherare i sintomi di infezioni e febbre. Nei pazienti con insufficienza cardiaca, insufficienza renale o epatica, in quelli che assumono diuretici o che hanno subito interventi chirurgici importanti con conseguente disidratazione, deve essere considerato il monitoraggio della diuresi e della funzionalit&agrave renale. Patologie renali: in generale, l&rsquouso abituale di analgesici, specialmente la combinazione di differenti sostanze analgesiche, pu&ograve provocare lesioni renali permanenti, con rischio di insufficienza renale (nefropatia da analgesici). Popolazione pediatrica: nei bambini disidratati esiste il rischio di danno renale. Fertilit&agrave femminile compromessa: vedere paragrafo 4.6. Effetti dermatologici: Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens&ndashJohnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l&rsquouso dei FANS (vedi paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a pi&ugrave alto rischio, in quanto l&rsquoinsorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Nurofenjunior deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilit&agrave. La varicella pu&ograve eccezionalmente essere all&rsquoorigine di complicazioni infettive gravi alla cute e ai tessuti molli. Ad oggi, non si pu&ograve escludere il contributo dei FANS nel peggioramento di tali infezioni, pertanto si consiglia di evitare l&rsquoutilizzo di Nurofenjunior in caso di varicella.


INTERAZIONI
Ibuprofene non deve essere usato in associazione con: Acido acetilsalicilico (aspirina): A meno che l&rsquoacido acetilsalicilico a bassa dose, come per comune pratica clinica, non sia stato consigliato dal medico, poich&eacute pu&ograve aumentare il rischio di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.4). Altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi 2: evitare l&rsquouso concomitante di due o pi&ugrave FANS in quanto pu&ograve aumentare il rischio di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.4) Dati sperimentali suggeriscono che l&rsquoibuprofene pu&ograve inibire gli effetti dell&rsquoaspirina a bassa dose sull&rsquoaggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati in concomitanza. Tuttavia, l&rsquoesiguit&agrave dei dati e le incertezze relative all&rsquoapplicazione dei dati estrapolati ex vivo alla situazione clinica non permettono di trarre delle conclusioni definitive per l&rsquouso regolare di ibuprofene e nessun effetto clinico rilevante &egrave considerato probabile in caso di uso occasionale dell&rsquoibuprofene (vedere paragrafo 5.1). L&rsquoibuprofene (come altri FANS) deve essere utilizzato con cautela in associazione con: &bull Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinali (vedere paragrafo 4.4) &bull Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4) &bull Fenitoina: L&rsquouso concomitante di Nurofenjunior con la fenitoina pu&ograve aumentare i livelli sierici di questi medicinali. L&rsquouso corretto dei farmaci (somministrati per un periodo massimo di 3 giorni) non richiede di norma il controllo dei livelli sierici di fenitoina. &bull Agenti antiaggreganti e gli inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): possono aumentare il rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). &bull Anti&ndashipertensivi (ACE inibitori, beta&ndashbloccanti e antagonisti dell&rsquoangiotensina II) e diuretici: i FANS possono far diminuire l&rsquoefficacia di questi medicinali. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co&ndashsomministrazione di un ACE inibitore, di un beta&ndashbloccante o di un antagonista dell&rsquoangiotensina II e di agenti che inibiscono le cicloossigenasi pu&ograve portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l&rsquoinizio della terapia concomitante e successivamente ad intervalli regolari. I diuretici possono aumentare il rischio di nefrotossicit&agrave dei FANS. &bull Litio. Esistono evidenze a sostegno di un potenziale aumento dei livelli plasmatici del litio. L&rsquouso corretto dei farmaci (somministrati per un periodo massimo di 3 giorni) non richiede di norma il controllo dei livelli sierici di litio. &bull Probenecid e sulfinpirazone: Medicinali contenenti probenecid o sulfinpirazone possono ritardare l&rsquoescrezione dell&rsquoibuprofene. &bull Diuretici risparmiatori di potassio: La somministrazione concomitante di Nurofenjunior e diuretici risparmiatori di potassio pu&ograve portare ad iperpotassiemia (si raccomanda il controllo del potassio sierico). &bull Glucosidi cardiaci (Digossina): i FANS possono peggiorare l&rsquoinsuffcienza cardiaca, ridurre il GFR e livelli plasmatici di glucosidi. L&rsquouso concomitante di Nurofenjunior con preparazioni a base di digossina pu&ograve aumentare i livelli sierici di questi medicinali. L&rsquouso corretto dei farmaci (somministrati per un periodo massimo di 3 giorni) non richiede di norma il controllo dei livelli sierici di digossina. &bull Metotressato. Esistono evidenze a sostegno di un potenziale aumento dei livelli plasmatici del metotressato. La somministrazione di Nurofenjunior nelle 24 ore precedenti e successive la somministrazione di metotrexato pu&ograve portare ad elevate concentrazioni di metotrexato e un aumento dei suoi effetti tossici. &bull Tacrolimus. Il rischio di nefrotossicit&agrave aumenta se i due medicinali vengono somministrati contemporaneamente. &bull Ciclosporina: esistono evidenze limitate a supporto di una possibile interazione tra i due medicinali con conseguente aumento del rischio di nefrotossicit&agrave. &bull Zidovudina. Ci sono prove di un aumentato rischio di emartrosi ed ematoma in pazienti emofilici sieropositivi per l&rsquoHIV trattati contemporaneamente con zidovudina e ibuprofene. &bull Sulfaniluree: Studi clinici hanno mostrato interazioni tra farmaci antiinfiammatori non steroidei e antidiabetici (sulfoniluree). Sebbene finora non siano state descritte interazioni tra l&rsquoibuprofene e le sulfaniluree si raccomanda un controllo dei valori ematici di glucosio come misura precauzionale durante l&rsquoassunzione concomitante. &bull Antibiotici chinolonici: Dati provenienti dagli studi animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono avere un rischio aumentato di sviluppare convulsioni. &bull Inibitori del CYP2C9: La somministrazione concomitante di ibuprofene e inibitori del CYP2C9 pu&ograve aumentare l&rsquoesposizione all&rsquoibuprofene (substrato del CYP2C9). In uno studio con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9), &egrave stata dimostrata un&rsquoaumentata esposizione al S(+)&ndashibuprofene da approssimativamente l&rsquo80% al 100%. Si deve prendere in considerazione la riduzione della dose di ibuprofene quando si somministrano contemporaneamente forti inibitori del CYP2C9, in particolar modo quando dosi elevate di ibuprofene vengono somministrate con voriconazolo o fluconazolo.


EFFETTI INDESIDERATI
L&rsquoelenco dei seguenti effetti indesiderati comprende tutti gli effetti indesiderati che sono stati riconosciuti durante il trattamento con ibuprofene, anche quelli osservati durante terapie prolungate ad alto dosaggio in pazienti con reumatismo. Le frequenze riportate, che si estendono oltre le segnalazioni di effetti indesiderati molto rari, si riferiscono a brevi periodi di trattamento per dosi giornaliere fino ad un massimo di 1.200 mg di ibuprofene per forme farmaceutiche orali e fino ad un massimo di 1.800 mg per le supposte. Si deve tenere in considerazione che le seguenti reazioni avverse sono prevalentemente dose&ndashdipendenti e variano da individuo a individuo. Le reazioni avverse associate con la somministrazione di ibuprofene sono elencate di seguito secondo la classificazione per sistemi ed organi e la frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (&ge1/10), comune (&ge1/100, &lt1/10), non comune (&ge1/1.000, &lt1/100), raro (&ge1/10.000, &lt1/1.000), molto raro (&lt1/10.000), non nota (la frequenza non pu&ograve essere definita sulla base dei dati disponibili). All&rsquointerno di ciascuna classe di frequenza, gli eventi avversi vengono presentati in ordine decrescente di gravit&agrave. Le reazioni avverse osservate pi&ugrave spesso sono di natura gastrointestinale. Le reazioni avverse sono nella maggior parte dei casi dose&ndashdipendenti. In particolare il rischio che si manifesti emorragia gastrointestinale dipende dal dosaggio e dalla durata di trattamento. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, talvolta fatale, particolarmente negli anziani (vedere sezione 4.4). In seguito a somministrazione di ibuprofene sono state segnalate nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere sezione 4.4). Meno frequentemente &egrave stata osservata gastrite. Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono stati segnalati in associazione al trattamento con FANS. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l&rsquouso di ibuprofene, particolarmente ad alte dosi (2.400 mg al giorno) e per trattamenti a lungo termine, pu&ograve essere associato con un lieve aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus) (vedere sezione 4.4). E&rsquo stato descritto il peggioramento di infiammazioni correlate ad infezioni (ad esempio sviluppo di fascite necrotizzante) associato all&rsquouso di farmaci anti&ndashinfiammatori non steroidei. Questo &egrave probaibilmente dovuto al meccanismo d&rsquoazione dei farmaci anti&ndashinfiammatori non steroidei. Se si manifestano o peggiorano i segni di un&rsquoinfezione durante l&rsquouso di Nurofenjunior, si raccomanda al paziente di rivolgersi immediatamente al medico per valutare se &egrave necessaria una terapia anti&ndashinfettiva/antibiotica. Per trattamenti prolungati la conta ematica dovrebbe essere controllata regolarmente. Se si manifesta uno qualunque dei sintomi di reazioni di ipersensibilit&agrave il paziente deve essere istruito di informare immediatamente il medico e sospendere l&rsquoassunzione di Nurofenjunior cio&rsquo pu&ograve accadere anche al primo utilizzo, nel qual caso &egrave necessaria l&rsquoassistenza l&rsquoimmediato di un medico. Il paziente deve essere istruito a sospendere l&rsquoassunzione del medicinale e consultare immediatamente un medico se si manifesta un forte dolore nella parte superiore dell&rsquoaddome o melena o ematemesi.
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazione avversa
Infezioni ed infestazioni Molto raro Peggioramento di infiammazioni correlate ad infezioni (ad esempio sviluppo di fascite necrotizzante), in casi eccezionali gravi infezioni cutanee e complicazioni ai tessuti molli sono state riscontrate durante un&rsquoinfezione da varicella.
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto raro Disordini ematopoietici (anemia, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi). I primi segni sono: febbre, mal di gola, ulcere superficiali della bocca, sintomi simil &ndash influenzali, spossatezza grave, sanguinamenti e lividi nasali e cutanei. In questi casi si deve consigliare al paziente di interrompere immediatamente il medicinale, di evitare qualsiasi farmaco di automedicazione contenente analgesici o antipiretici e di consultare il medico.
Disturbi psichiatrici Molto raro Reazioni psicotiche, depressione
Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilit&agrave costituite da:&sup1
Non comune Orticaria e prurito
Molto raro Gravi reazioni di ipersensibilit&agrave. I sintomi possono essere: gonfiore del volto, della lingua e della laringe, dispnea, tachicardia, ipotensione (anafilassi, angioedema o shock grave). Esacerbazione dell&rsquoasma.
Non noto Reattivit&agrave del tratto respiratorio che comprende asma, broncospasmo o dispnea.
Patologie del sistema nervoso Non comune Disturbi del sistema nervoso centrale come mal di testa, capogiro, insonnia, agitazione, irritabilit&agrave o stanchezza.
Molto raro Meningite asettica&sup2
Patologie dell&rsquoocchio Non comune Disturbi visivi
Patologie dell&rsquoorecchio e del labirinto Raro Tinnito
Patologie cardiache Molto raro Insufficienza cardiaca, palpitazioni ed edema, infarto del miocardio
Patologie vascolari Molto raro Ipertensione, vasculite
Patologie gastrointestinali Comune Problemi gastrointestinali, come dolore addominale, nausea e dispepsia. Diarrea, flatulenza, stitichezza, bruciore di stomaco, vomito e lievi perdite di sangue nello stomaco e/o nell&rsquointestino che in casi eccezionali possono causare anemia.
Non comune Ulcere gastrointestinali, perforazione o sanguinamento gastrointestinale. Stomatiti ulcerative, peggioramento di colite o morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4), gastrite, irritazione del retto localizzata.
Molto raro Esofagiti e formazione di strutture intestinali simil&ndashdiaframmatiche, pancreatiti.
Patologie epatobiliari Molto raro Disfunzione epatica, danno epatico, in particolare nella terapia a lungo termine, insufficienza epatica, epatite acuta.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune Eruzioni cutanee varie
Molto raro Gravi forme di reazioni cutanee come reazioni bollose incluse sindrome di Stevens&ndashJohnson, eritema multiforme e necrolisi epidermica tossica, alopecia.
Patologie renali e urinarie Raro Raramente possono verificarsi danni ai tessuti renali (necrosi papillare) ed elevate concentrazioni di urea nel sangue.
Molto raro Formazione di edemi in particolare in pazienti con ipertensione arteriosa o insufficienza renale, sindrome nefrosica, nefrite interstiziale che pu&ograve essere accompagnata da insufficienza renale acuta.
Esami diagnostici Molto raro Diminuizione del livello di emoglobina nel sangue
Descrizione di alcune reazioni avverse selezionate &sup1 Reazioni di ipersensibilit&agrave sono state segnalate a seguito di trattamento con ibuprofene. Queste reazioni possono comprendere a) reazioni allergiche non specifiche e anafilassi, b) reattivit&agrave del tratto respiratorio che comprende asma, peggioramento dell&rsquoasma, broncospasmo o dispnea o c) diverse patologie cutaneeche includono varie eruzioni cutanee, prurito, orticaria, porpora, angioedema e molto raramente dermatiti bollose ed esfoliative (che includono necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens&ndashJohnson ed eritema multiforme) &sup2 Il meccanismo patogenetico della meningite asettica indotta da farmaci non &egrave completamente conosciuto. Tuttavia i dati disponibile sulla meningite asettica correlata ai FANS inducono a pensare ad una reazione immune (dovuta a una temporanea relazione con l&rsquoassunzione del medicinale e la scomparsa di sintomi dopo la sospensione del trattamento). Da notare, singoli casi di sintomi di meningite asettica (come collo inotrpidito, mal di testa, nausea, vomito, febbre e disorientamento) sono stati osservati durante il trattamento con ibuprofene in pazienti con disordini autoimmuni preesistenti (come lupus eritematoso sistemico, malattia del connettivo mista). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l&rsquoautorizzazione del medicinale &egrave importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari &egrave richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all&rsquoindirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.


SOVRADOSAGGIO
Il rischio di tossicit&agrave si pu&ograve manifestare per dosi superiori a 200 mg/kg. a) Sintomi del sovradosaggio: I sintomi da sovradosaggio possono includere nausea, vomito, dolori addominali o pi&ugrave raramente diarrea., Sono anche possibili nistagmo, visione offuscata, tinnito, mal di testa ed emorragie gastrointestinali. In casi di avvelenamento pi&ugrave gravi si osserva tossicit&agrave a carico del sistema nervoso centrale che si manifesta con vertigine, capogiro, sonnolenza, occasionalmente eccitazione e disorientamento o coma. Occasionalmente i pazienti sviluppano convulsioni. In casi gravi di avvelenamento si possono verificare iperkaliemia e acidosi metabolica e il tempo di protrombina/ INR pu&ograve essere prolungato, probabilmente a causa di un&rsquointerferenza con l&rsquoazione dei fattori della coagulazione presenti in circolo. Si possono presentare inoltre insufficienza renale acuta, danno epatico, ipotensione, depressione respiratoria e cianosi. In soggetti asmatici si pu&ograve avere esacerbazione dell&rsquoasma. b) Trattamento del sovradosaggio: Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto e deve includere il mantenimento della perviet&agrave delle vie aeree e il monitoraggio della funzionalit&agrave cardiaca e dei segni vitali fino alla stabilizzazione del paziente. Se frequenti o prolungate, le convulsioni devono essere trattate con diazepam o lorazepam per via endovenosa. Somministrare broncodilatatori in caso di asma. Il centro veleni locale deve essere contattato per un parere medico.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza L&rsquoinibizione della sintesi di prostaglandine pu&ograve influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazioni cardiache e gastroschisi dopo l&rsquouso di un inibitore della sintesi di prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell&rsquo1% fino a circa l&rsquo1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post&ndashimpianto e di mortalit&agrave embrio&ndashfetale. Inoltre, &egrave stato riportato un aumento dell&rsquoincidenza di varie malformazioni, incluse quelle cardiovascolari, in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi di prostaglandine durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l&rsquoibuprofene non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se l&rsquoibuprofene viene usato da una donna che tenta di concepire, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le pi&ugrave basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: &bull tossicit&agrave cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare) &bull disfunzione renale che pu&ograve progredire a insufficienza renale con oligo&ndashidroamnios la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: &bull possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che pu&ograve occorrere anche a dosi molto basse &bull inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Di conseguenza, l&rsquoibuprofene &egrave controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento L&rsquoibuprofene e i metaboliti passano nel latte materno solo in piccole quantit&agrave. Poich&eacute ad oggi non sono noti effetti indesiderati nel lattante, di solito non &egrave richiesta l&rsquointerruzione dell&rsquoallattamento se il medicinale viene assunto alle dosi consigliate per febbre e dolore per trattamenti di breve durata. Fertilit&agrave Ci sono prove che i medicinali che inibiscono la sintesi di ciclossigenasi/prostaglandine possano causare una compromissione della fertilit&agrave femminile per effetto sull&rsquoovulazione. Questo effetto &egrave reversibile dopo interruzione del trattamento.


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Scheda tecnica
Nurofen
041610027
Produttore
Reckitt Benckiser
Formato
Blister
Formulazione
Supposte
Detraibile
SI
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